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La diffusione del comunicato del Ministero della Giustizia (Direzione Affari Interni) riguardante il ritorno alle prove scritte per l'esame di abilitazione alla professione forense del 2023 ha creato (com'era prevedibile) molto scalpore.
Il Consiglio Nazionale Forense ha colto l'occasione per manifestare le proprie perplessità in merito al cambio di modalità d'esame sostenendo che questo "vanificherebbe l'organizzazione dei percorsi di formazione e di preparazione all'esame di Stato che i tirocinanti stanno frequentando (ed in taluni casi hanno già finito di frequentare) sulla scorta delle modalità di cui al decreto-legge 31 del 2021".
La richiesta avanzata dal CNF, dunque, è quella di far rimanere le cose come stanno, almeno per la prossima sessione di esame.
Anche AIGA ha espresso la sua posizione con una lettera inviata al Ministro della Giustizia in cui ha sottolineato l'aria di incertezza che aleggia tra i praticanti avvocati a causa di questa comunicazione e ha chiesto, allo stesso modo del CNF, che la prossima sessione rimanga nelle modalità espletate finora.
Il problema risiede nel fatto che lo stato di emergenza dovuto alla pandemia da Covid-19 finirà il 30 giugno 2023 e, pertanto, tutte le misure prese per fronteggiarla perderanno valore, compresa quella riguardante l'esame di avvocato che ha portato alla modalità dell'orale rafforzato (doppio orale).
Nel caso in cui questo ritorno alle prove scritte dovesse trovare conferma, cosa ci si dovrà aspettare?
L'esame di avvocato "tradizionale" è suddiviso in tre prove scritte e, se superate, una prova orale.
Le prove scritte dovranno essere svolte in tre giorni consecutivi:
I pareri da svolgere consistono nella risoluzione di casi pratici attraverso le conoscenze apprese nel corso dello studio riguardanti istituti giuridici previsti dalle materie citate.
Naturalmente, la soluzione dovrà essere argomentata e supportata da fondamenti normativi o giurisprudenziali.
Saranno concessi i codici relativi ad ogni materia, ma non potranno essere codici commentati.
Il tempo disponibile per redarre i pareri sarà di sette ore, mentre per l'atto giudiziario sarà di sei ore.
Ciascuna prova avrà un punteggio massimo di 50 punti e per conseguire l'idoneità bisognerà ottenere un punteggio complessivo minimo di 90, con almeno due prove con un punteggio pari o superiore a 30.
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